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Rifugiati politici

Storie di violenze, sangue e persecuzioni.

La storia insegna che ci sono state numerose migrazioni di persone e quindi popolazioni in fuga da persecuzioni razziali, ideologie politiche o religiose. E' un'esigenza quella di emigrare, spostarsi in luoghi più sicuri, è una necessità dell'uomo vecchia quanto il mondo ricercare sicurezza e protezione.

Possiamo annoverare la grande migrazione russa del 1947, durante la quale 1,5 milioni di persone che si opponevano al comunismo, decisero di scappare dal paese. Oppure la fuga di 18 milioni tra indù e musulmani si mossero tra il Pakistan e l'India nel 1947 per motivazioni religiose.

Infine tra il 1945 e il 1961 (data della costruzione del muro di Berlino), 3,7 milioni di tedeschi fuggirono dalla Germania Est al lato Ovest. Oggi le Nazioni Unite definiscono un rifugiato come una persona con reali paure di essere perseguitato per ragioni razziali, religiose o politiche. Nel 2013 sono stati riconosciuti 50 milioni di rifugiati, dei quali 10,7 milioni sono divenuti tali a causa di guerre e persecuzioni. Valori ancora in crescita e sono ospititati da paesi in via di sviluppo. I paesi che creano più rifugiati causa guerre o instabilità politiche sono l'Iraq, Sudan, Burundi, Bosnia-Herzegovina e Afghanistan.

3 Dicembre 2014 - © Riproduzione riservata

Fonte: Fisiomedical Consulting